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L’identità svelata. Il design narrativo e lo spazio urbano

S. Follesa, P. Yao, A. Cheng

Design Intorno. Atti della Conferenza annuale della Società Italiana di Design

La città è la scena delle diversità. Ogni città rivela ai viaggiatori e ai suoi abitanti i propri elementi di diversità definiti dall’accumularsi nel tempo di tracce, processi e rituali. “Gli spazi sono stratificazioni di memorie orientate, sono nodi di relazioni, sono (o dovrebbero essere) scenari di vita civile” (Natalini, 2011, 36). Ogni città può esser letta come un libro e come un libro può generare interpretazioni differenti che si relazionano alla cultura, alla sensibilità e alla predisposizione all’ascolto del lettore.
L’identità di una città si compone di molteplici componenti (colori, segni, materiali, tipologie, lavorazioni) che si miscelano in maniera differente nei diversi territori applicativi (sistema del cibo, sistema del costruito, sistema degli oggetti, sistema dei rituali) definendone una diversità rispetto ad altre città. La città è la scena delle connessioni ed esprime una narrazione che sviluppa diversi gradi di lettura; da quella popolare di un’identità “folkloristica”, a quella più meditata e colta di un’identità leggibile nelle sue specificità.
Ogni cittadino/viaggiatore deve poter leggere le diversità secondo una propria personale chiave di lettura, intrecciando i fili della narrazione con le proprie specifiche curiosità. Il progetto di ricerca a seguire verte sulle modalità attraverso cui il design narrativo può contribuire a sviluppare una comunicazione personalizzata della città in una dimensione ibrida dello spazio urbano che mette in relazione spazio fisico e cyberspazio.

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