Individualità cromatica.
Dall'abito all'abitare
S. Follesa, F. Armato, S. Cesaretti
XVI Conferenza del Colore, Bergamo, Ottobre 2020, Conferenza del Colore, vol. Vol XVIA
La definizione degli ambiti teorici dello Spatial Design riporta l'attenzione delle discipline progettuali sui valori percettivi nelle relazioni tra l’uomo e l’ambiente: la dimensione dell’abitare si modifica e si completa nel rapporto sensoriale con lo spazio, come un corpo vestito di nuovi abiti. Una visione in cui l'aspetto cromatico rappresenta il primo segnale non verbale di narrazione con cui si aziona un meccanismo di riconoscimento della biografia personale. Il contributo propone una riflessione sul tema dell'identità cromatica, intesa come rivelazione di un carattere di unicità dell'uomo, indagando come questa influisce nel rapporto con gli spazi. La percezione cromatica è infatti conseguenza soggettiva delle nostre personali esperienze, che, sommandosi alle radici culturali, influenzano opinioni e sensazioni. Partendo dall'assunto che abito e abitare discendono dalla stessa radice latina (verbo habere), si indaga il parallelismo tra moda e arredo, espressioni di un processo di vestizione di un corpo neutro con cui l'individuo esterna la propria personalità. Se l'interno denota infatti qualcosa di non immediatamente visibile, l'abito, sia esso d'arredo o d'abbigliamento, diviene principale manifestazione dell'essere. Esiste allora una connessione tra i colori della casa e i colori della moda?